Sintesi della conferenza
Il 1 ottobre 2004 presso il Politecnico di Milano si è svolta
una conferenza internazionale dal titolo “Più scuola e meno
energia: nuove idee dall’Europa per risparmiare energia nelle scuole
italiane”.
L’evento, organizzato dall’Associazione Ingegneri per l’Ambiente
e il Territorio (AIAT), è stato un’occasione per presentare
e discutere le metodologie adottate e i risultati ottenuti nell’ambito
di numerosi progetti educativi mirati alla promozione del risparmio
energetico nelle scuole.
In Italia e in Europa da anni vengono promosse azioni e
normative per incentivare l’uso razionale delle risorse energetiche, ma il
loro grado di efficacia si è finora spesso dimostrato molto
inferiore alle aspettative. In molti casi tale insuccesso non si
può attribuire a carenze tecnologiche o ad uno scarso impegno
finanziario, ma piuttosto ad una diffusa mancanza di consapevolezza
energetica e ambientale.
L’educazione energetica ha in effetti un valore più ampio
di quello che si è forse soliti attribuirle. Solo cittadini
che dispongano di conoscenze, anche solo elementari, dei meccanismi
che regolano ad esempio la produzione e la trasformazione dell’energia
che consumiamo ogni giorno possono capire l’importanza del
risparmio energetico e consentire un’applicazione davvero efficace
delle norme
più avanzate. Da qui l’importanza di agire, fin dai primi
gradi d’istruzione, per diffondere un sufficiente livello di
cultura ambientale ed energetica (Mazzarella).
Nell’ambito del progetto di ricerca europeo “Kids4energy”,
della cui rete di partner fanno parte le cooperative Eliante
e Meridiani e la Norwegian Energy Efficiency Inc., è stato
recentemente conclusa un’approfondita analisi delle esperienze
compiute su questo tema in diversi paesi europei. Tra i progetti
di
maggior
successo
gli elementi più significativi sono stati identificati e raccolti
in una “Guida di buone pratiche”, per una diffusione a livello
europeo (Jarach).
Tra i paesi più esperti in questo settore spicca l’esempio
della Norvegia, dove da circa dieci anni si sperimentano metodologie
innovative per l’educazione ambientale ed energetica dei bambini.
Tra il 1994 e il 1998, in fase sperimentale, e tra il 1998 e il 2002,
come un organico programma nazionale finanziato dal governo norvegese,
il progetto educativo “Energy Monitoring” ha portato i bambini di
un gran numero di scuole materne ed elementari ad essere direttamente
coinvolti nella gestione energetica dell’edificio scolastico. I risultati
sono stati eclatanti: la sola attività formativa ha comportato
una riduzione dei consumi energetici annui pari al 10%.
Da alcuni anni, inoltre, le tematiche energetiche hanno trovato
un loro spazio privilegiato anche nelle trasmissioni televisive
per i bambini norvegesi, promuovendo quiz, sfide sportive, giochi
di
ruolo e “reality show” ecologicamente corretti (Bjorna).
AIAT ed Eliante hanno deciso di portare queste esperienze in Italia;
tra il 2003 e il 2004 hanno quindi sviluppato l’idea progettuale
“Kids4energy - Piccoli risparmiatori di… energia!”, che intende trasferire
la metodologia sperimentata in Norvegia, utilizzando come linee guida
i risultati del progetto di ricerca europeo.
Il progetto italiano prevede la realizzazione in 11 istituti
scolastici lombardi di un’esperienza pilota, durante la quale l’educazione
al risparmio energetico sarà integrata con l’analisi delle
caratteristiche energetiche degli impianti e degli edifici. Queste
le attività previste nelle scuole materne ed elementari aderenti
all’iniziativa:
- diagnosi tecnica degli edifici scolastici per valutare le
prestazioni energetiche e analizzare i consumi registrati in passato;
- predisposizione di sussidi didattici innovativi, ispirati
alle precedenti esperienze europee di successo;
- formazione degli adulti afferenti alla scuola: personale
docente, non docente e genitori;
- formazione dei bambini, per mezzo di azioni didattiche diversificate
che, grazie anche al contributo di operatori specializzati,
stimolino i bambini sul fronte della conoscenza, dell’esperienza
pratica e
dell’espressione creativa (Regalini).
La didattica svolta nell’ambito del progetto “Piccoli risparmiatori
di… energia!” godrà appieno della pluriennale esperienza formativa
di AISA (Associazione Italiana Scienze Ambientali) e di WWF Italia.
I primi, responsabili dell’attività con gli adulti, aiuteranno
docenti e non-docenti a inquadrare la rilevanza delle tematiche
energetiche nel più ampio quadro delle problematiche ambientali,
grazie al loro “metodo ecologico” (Napoletano).
I secondi, forti della loro esperienza con i Panda Club presenti
in oltre 5000 classi italiane e delle molte altre iniziative avviate
nelle scuole primarie, “giocheranno” con i bambini di età compresa
tra i 5 e i 10 anni per sensibilizzarli alle conseguenze energetiche
e ambientali dei loro comportamenti quotidiani (Bossi).
Elemento qualificante e distintivo per l’intero progetto sarà l’intervento
dell’Associazione ALA Milano che curerà lo sviluppo di un
processo di valutazione partecipata, teso a valutare le ricadute
sulle scuole e, più in generale, sulla cittadinanza.
La metodologia scelta per eseguire la valutazione, sviluppata
presso l’università di Chicago e largamente utilizzata in
progetti di carattere sociale, richiederà il coinvolgimento
sia dei protagonisti del progetto sia di osservatori esterni,
in modo tale che “occhi esterni” possano garantire la significatività dei
risultati ottenuti (Ambroset). |