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Conferenza internazionale

PIÙ SCUOLA E MENO ENERGIA
Nuove idee dall’Europa per risparmiare energia nelle scuole italiane

 

Atti e sintesi della conferenza svoltasi il 1 ottobre 2004 al Politecnico di Milano

Scarica la locandina dell'evento

 

 

 

Emanuele Regalini
AIAT

   

AIAT e l’idea progettuale “Piccoli risparmiatori di... energia”
(PDF - 668 Kb)

 

Ferruccio Jarach
Eliante srl

   

Gli insegnamenti tratti dal progetto europeo “Kids4energy”
(PDF - 611 Kb)

Heming Bjørnå
Norwegian Energy Efficiency Inc.

   

I successi conseguiti con l’educazione energetica dei bambini norvegesi
(PDF - 989 Kb)

Livio Mazzarella
Politecnico di Milano – Dipartimento di Energetica

   

La direttiva europea sul risparmio di energia degli edifici e l’educazione energetica nelle scuole
(PDF - 828 Kb)

Antonio Bossi
WWF Italia – Ufficio Educazione

   

Le proposte di WWF Italia per l’educazione ambientale nelle scuole
(PDF - 101 Kb)

 

Mario Napoletano
AISA

   

Attività ed esperienze educative in AISA
(PDF - 354 Kb)

 

Sonia Ambroset
ALA Milano

   

Il processo di valutazione partecipata
(PDF - 253 Kb)

Sintesi della conferenza

Il 1 ottobre 2004 presso il Politecnico di Milano si è svolta una conferenza internazionale dal titolo “Più scuola e meno energia: nuove idee dall’Europa per risparmiare energia nelle scuole italiane”.
L’evento, organizzato dall’Associazione Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio (AIAT), è stato un’occasione per presentare e discutere le metodologie adottate e i risultati ottenuti nell’ambito di numerosi progetti educativi mirati alla promozione del risparmio energetico nelle scuole.

In Italia e in Europa da anni vengono promosse azioni e normative per incentivare l’uso razionale delle risorse energetiche, ma il loro grado di efficacia si è finora spesso dimostrato molto inferiore alle aspettative. In molti casi tale insuccesso non si può attribuire a carenze tecnologiche o ad uno scarso impegno finanziario, ma piuttosto ad una diffusa mancanza di consapevolezza energetica e ambientale.
L’educazione energetica ha in effetti un valore più ampio di quello che si è forse soliti attribuirle. Solo cittadini che dispongano di conoscenze, anche solo elementari, dei meccanismi che regolano ad esempio la produzione e la trasformazione dell’energia che consumiamo ogni giorno possono capire l’importanza del risparmio energetico e consentire un’applicazione davvero efficace delle norme più avanzate. Da qui l’importanza di agire, fin dai primi gradi d’istruzione, per diffondere un sufficiente livello di cultura ambientale ed energetica (Mazzarella).

Nell’ambito del progetto di ricerca europeo “Kids4energy”, della cui rete di partner fanno parte le cooperative Eliante e Meridiani e la Norwegian Energy Efficiency Inc., è stato recentemente conclusa un’approfondita analisi delle esperienze compiute su questo tema in diversi paesi europei. Tra i progetti di maggior successo gli elementi più significativi sono stati identificati e raccolti in una “Guida di buone pratiche”, per una diffusione a livello europeo (Jarach).

Tra i paesi più esperti in questo settore spicca l’esempio della Norvegia, dove da circa dieci anni si sperimentano metodologie innovative per l’educazione ambientale ed energetica dei bambini. Tra il 1994 e il 1998, in fase sperimentale, e tra il 1998 e il 2002, come un organico programma nazionale finanziato dal governo norvegese, il progetto educativo “Energy Monitoring” ha portato i bambini di un gran numero di scuole materne ed elementari ad essere direttamente coinvolti nella gestione energetica dell’edificio scolastico. I risultati sono stati eclatanti: la sola attività formativa ha comportato una riduzione dei consumi energetici annui pari al 10%.
Da alcuni anni, inoltre, le tematiche energetiche hanno trovato un loro spazio privilegiato anche nelle trasmissioni televisive per i bambini norvegesi, promuovendo quiz, sfide sportive, giochi di ruolo e “reality show” ecologicamente corretti (Bjorna).

AIAT ed Eliante hanno deciso di portare queste esperienze in Italia; tra il 2003 e il 2004 hanno quindi sviluppato l’idea progettuale “Kids4energy - Piccoli risparmiatori di… energia!”, che intende trasferire la metodologia sperimentata in Norvegia, utilizzando come linee guida i risultati del progetto di ricerca europeo.
Il progetto italiano prevede la realizzazione in 11 istituti scolastici lombardi di un’esperienza pilota, durante la quale l’educazione al risparmio energetico sarà integrata con l’analisi delle caratteristiche energetiche degli impianti e degli edifici. Queste le attività previste nelle scuole materne ed elementari aderenti all’iniziativa:
- diagnosi tecnica degli edifici scolastici per valutare le prestazioni energetiche e analizzare i consumi registrati in passato;
- predisposizione di sussidi didattici innovativi, ispirati alle precedenti esperienze europee di successo;
- formazione degli adulti afferenti alla scuola: personale docente, non docente e genitori;
- formazione dei bambini, per mezzo di azioni didattiche diversificate che, grazie anche al contributo di operatori specializzati, stimolino i bambini sul fronte della conoscenza, dell’esperienza pratica e dell’espressione creativa (Regalini).

La didattica svolta nell’ambito del progetto “Piccoli risparmiatori di… energia!” godrà appieno della pluriennale esperienza formativa di AISA (Associazione Italiana Scienze Ambientali) e di WWF Italia.
I primi, responsabili dell’attività con gli adulti, aiuteranno docenti e non-docenti a inquadrare la rilevanza delle tematiche energetiche nel più ampio quadro delle problematiche ambientali, grazie al loro “metodo ecologico” (Napoletano).
I secondi, forti della loro esperienza con i Panda Club presenti in oltre 5000 classi italiane e delle molte altre iniziative avviate nelle scuole primarie, “giocheranno” con i bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni per sensibilizzarli alle conseguenze energetiche e ambientali dei loro comportamenti quotidiani (Bossi).

Elemento qualificante e distintivo per l’intero progetto sarà l’intervento dell’Associazione ALA Milano che curerà lo sviluppo di un processo di valutazione partecipata, teso a valutare le ricadute sulle scuole e, più in generale, sulla cittadinanza.
La metodologia scelta per eseguire la valutazione, sviluppata presso l’università di Chicago e largamente utilizzata in progetti di carattere sociale, richiederà il coinvolgimento sia dei protagonisti del progetto sia di osservatori esterni, in modo tale che “occhi esterni” possano garantire la significatività dei risultati ottenuti (Ambroset).

 
www.piccolirisparmiatoridienergia.it