Entra nel vivo il progetto pilota di educazione ambientale lanciato
da AIAT ed Eliante in dodici scuole lombarde È finalmente
entrato nella sua fase più entusiasmante il progetto “Kids4Energy
- Piccoli risparmiatori di… energia!”. Oltre 2.000 bambini in dodici
scuole lombarde hanno da poco avviato il monitoraggio dei consumi energetici
dei propri edifici scolastici, un’attività che permetterà di
individuare le cause degli sprechi in bolletta a favore del risparmio
energetico nelle scuole.
“Piccoli risparmiatori di… energia!” è un’iniziativa promossa
dalla cooperativa lodigiana Eliante e da AIAT - Associazione Ingegneri
Ambiente e Territorio, che si prefigge di ottenere un duplice obbiettivo:
sensibilizzare i bambini delle scuole materne ed elementari alle
problematiche energetiche, promuovendo al contempo una campagna di
valutazione dell’efficienza energetica delle strutture scolastiche.
Per ora l’esperienza è stata avviata in forma di progetto
pilota in dodici scuole delle Province di Milano e Lodi, ma l’intenzione è diffondere
l’iniziativa all’intero sistema scolastico lombardo e, un domani,
anche a livello nazionale.
«I bambini dai 5 ai 10 anni» spiega Ferruccio Jarach,
Presidente di Eliante «hanno una capacità di apprendimento
eccezionale. È questo il momento migliore per sensibilizzarli
al tema della riduzione dei consumi e del risparmio energetico, così da
favorire una presa di coscienza verso le problematiche ambientali
e stimolare comportamenti sostenibili sia a scuola che in ambito
famigliare».
L’idea del progetto consiste nell’insegnare ai “piccoli risparmiatori”
a consumare meno energia attraverso un’attività insolita:
registrare i dati relativi ai consumi energetici del proprio edificio
scolastico nel corso di un’intera annualità. La raccolta di
tali dati è necessaria anche per valutare l’impatto di semplici
azioni introdotte durante l’anno proprio per limitare gli sprechi
energetici.
«Si tratta di misure volte a suggerire comportamenti virtuosi
e responsabili da parte di tutti gli utenti della scuola - studenti,
insegnanti e corpo non docente - come ad esempio riprogrammare l’impianto
di riscaldamento e i boiler dell’acqua calda, spegnere le luci negli
ambienti non utilizzati, o anche fare attenzione che d’inverno tutte
le finestre siano ben chiuse» spiega Emanuele Regalini, Presidente
di AIAT. «Il progetto vuole dimostrare che, per risparmiare
energia, è sufficiente essere consapevoli».
Accanto all’attività didattica e formativa, effettuata con
il contributo scientifico degli esperti dell’AISA – Associazione
Italiana Scienze Ambientali – e del Settore Educazione di WWF Italia,
il progetto ha compreso anche una fase di monitoraggio e “audit energetico”
per ogni scuola, al fine di valutare i consumi energetici storici
degli edifici, fare il punto sulle caratteristiche termofisiche delle
strutture, e indicare alle amministrazioni comunali possibili azioni
di miglioramento delle prestazioni energetiche di impianti ed edifici.
Tali attività sono state eseguite dagli ingegneri del Politecnico
di Milano e di AIAT.
Avviato nel 2003 a seguito della vittoria di un bando di finanziamento
per progetti di Educazione Ambientale promosso da Fondazione Cariplo,
“Piccoli risparmiatori di… energia!” è giunto lo scorso ottobre
2005 al lancio delle “Giornate dell’Energia Pulita”. Le dodici scuole
coinvolte hanno promosso svariate iniziative didattiche e ricreative
(a cui hanno avuto modo di partecipare numerosi anche i genitori)
per far giocare i bambini attorno ai concetti di efficienza e risparmio
energetico, informando anche sull’esistenza di fonti energetiche
alternative, come il solare e l’eolico, che non hanno ripercussioni
sull’ambiente.
Le “Giornate dell’Energia Pulita” si sono concluse con la consegna
dei cartelloni da utilizzare per la rilevazione dei consumi di elettricità e
gas, e la simbolica investitura degli alunni in veri “guardiani dei
consumi di energia”.
«Già da febbraio sarà possibile trarre le prime
conclusioni sull’incidenza in bolletta delle misure e degli interventi
adottati» spiega Emanuele Regalini, ricordando anche che «molte
amministrazioni hanno già acconsentito a versare alle scuole
i risparmi economici ottenuti in qualità di fondi di finanziamento.
Saranno poi gli stessi Comuni, in base a questi primi risultati,
a valutare l’opportunità di effettuare interventi più sostanziali
per migliorare l’efficienza energetica degli edifici anche a livello
strutturale».
L’iniziativa si inserisce all’interno del quadro disegnato dalla
recente Legge Regionale n° 39 del 21 dicembre 2004, in materia
di “Norme per il risparmio energetico degli edifici e per la riduzione
delle emissioni inquinanti e climalteranti”, un provvedimento che è in
fase di recepimento da parte di alcuni Comuni lombardi in questi
stessi mesi.
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